Wilder deluso da Breland: “Qualcosa non torna. Prenderò una decisione dopo l’Africa”
Sono passati ormai tre giorni dalla brutale sconfitta subita dall’ormai ex campione WBC dei pesi massimi, Deontay “The Bronze Bomber” Wilder (42-1-1, 41KO) per opera di Tyson “The Gipsy King” Fury. Tuttavia il pugile statunitense non si dà ancora pace ed è ancora convinto che l’interruzione anticipata del match sia stata una scelta sbagliata. Nonostante le indicazioni di Wilder, che ha sempre detto al suo angolo (composto da Mark Breland e dal suo allenatore di vecchia data, Jay Deas) di non gettare mai l’asciugamano, l’ex campione WBA dei pesi welter ha deciso di non rispettare il volere di Wilder, risparmiandogli un’inutile punizione.
The Bronze Bomber non l’ha presa bene e in un’intervista rilasciata a Boxingscene ha espresso tutto il suo disappunto, asserendo, inoltre, che Breland fosse stato influenzato da Anthony Direll, ex campione mondiale dei supermedi allenato da Javan “Sugar Hill” Steward (che allena Fury), che più volte ha gridato all’angolo di Wilder di concludere anzitempo l’incontro. Ha anche rivelato che non sa ancora se continuerà a lavorare con Breland o meno.
“È umano, una reazione immediata pensare di ‘non voler vederti farti male’ – ha dichiarato Wilder – Ma sono stato ferito molto di più nel primo combattimento con [Luis] Ortiz che in questa situazione. La testa c’era ancora, sapevo cosa stavo facendo in certi momenti e sapevo ancora come muovermi sul ring. Tutto questo sebbene non avessi più le gambe.
Caspita, ero sul ring con 42 incontri vinti e dieci difese del titolo consecutive, sapevo cosa stavo facendo lì dentro. Può sembrare che stia andando in un certo modo, ma quando parli di un Deontay Wilder, sai che non è mai fuori combattimento per via dell’enorme potenza. Lo abbiamo visto molte volte. Non sono mai fuori combattimento. E preferirei andarmene con il mio scudo e la mia spada piuttosto che con altro.
E questo Breland lo sa e poi Jay, che è l’allenatore capo, Jay gli ha detto di non farlo, ma lui ha proceduto lo stesso. Fa un po’ male tutto questo, amico. Ti fa davvero pensare a diverse cose diverse. Non voglio mettere pensieri negativi nella mia testa o avere qualsiasi tipo di teoria della cospirazione, ma ti lascia da pensare. Qualcuno che fa qualcosa che non spetta a lui, e anche quando gli viene chiesto di non farlo, continua comunque. E poi si fa influenzare dalla squadra opposta, da uno dei ragazzi che si allena con l’allenatore opposto, sai, ti fa pensare.
È stato influenzato da Dirrell. Mi hanno detto che era dietro di lui e urlava: ‘Getta l’asciugamano! Amiamo il nostro campione!’ E, sai, anche Anthony lavora con “Sugar”, l’allenatore di Tyson, del mio avversario! Breland ha detto di non aver sentito niente, ma tutti dicono la stessa cosa. Un sacco di gente che era intorno, un sacco di persone che erano nel mio campo, e se tutti lo hanno sentito e se tutta l’altra gente del mio angolo lo ha sentito, e Mark dice che invece non lo ha sentito, c’è qualcosa che non torna in questo. Sono successe tante cose con Mark. Prenderemo una decisione importante quando tornerò dall’Africa. E ripartiremo da lì”.
Credo proprio che Wilder dopo questa sconfitta abbia chiuso con la boxe che conta.
Pierpaolo sei proprio sicuro di quello che dici? avrà diritto alla rivincita che ha anche detto di reclamare e mi sa che sarà fury a chiudere con la box che conta
Fossi in Wilder mi riguarderei l’incontro a mente fredda e lucidamente. Per quanto mi riguarda l’avrei interrotto già al quinto round…non era assolutamente in grado di ribaltare nulla grazie al suo destro! Fury, questa volta, non si è lasciato prendere dalla fretta di concludere l’incontro ed ha mantenuto un livello di concentrazione altissimo, cosa non avvenuta nel loro match precedente.
Quello che manca a Wilder è l’umiltà di riconoscere che Fury gli ha dato una lezione di pugilato come mai ha ricevuto in precedenza (assieme al precedente match con Fury). La verità è che Wilder fondamentalmente è un bluff, un record costruito con pugili mediocri, a parte poche eccezioni. Ha sì una potenza devastante ma solo quella e, nel pugilato, non sempre fa la differenza.
Finalmente è tornato il vero campione dei pesi massimi, e se mai faranno Fury vs Joshua sarà un’altra mattanza. È il pugile più completo degli ultimi 30 anni, e gli antagonisti come wilder & co. sono pugili di secondo livello in quanto i loro score sono dettati solo ed esclusivamente da avversari mediocri, appena davanti a loro si sono presentati pugili veri anche se pensionati come klitschko e Ortiz sono andati in enorme difficoltà, anzi senza il pugno della domenica avrebbero entrambi perso! Ho visto un Wilder pressoché ridicolo sabato e che non se la prenda col suo angolo, anzi che lo ringrazi per avergli risparmiato qualche settimana di ospedale.
sono d’accordo, analisi giusta
Assolutamente daccordo !
Tifo wilder; ma è stato onestamente surclassato da fury.. un campione non trova mai scuse.
Condivido pienamente!
Sicuramente chi perde non deve campare nessuna scusa, specialmente dopo una sconfitta così nitida. Ho visto la maggior parte degli incontri di Wilder, tanti avversari solo comparse impacciate persino a muoversi, un record fasullo quello dei 41 KO.
Non darei un altra opportunità a Wilder.
Tyson Fury adesso deve pensare solo a joshua e prepararsi sul piano atletico.
Wilder ha dimostrato di migliorarsi durante la sua carriera. Tecnicamente è ancora sotto Fury ma non è più l’acerbo tira cazzotti degli inizi. Gli ho sentito dire a caldo dopo la sconfitta che aveva vinto il miglior pugile sul ring in quella serata quindi ha accettato la sconfitta. Ciò che non ha accettato è che la sconfitta sia arrivata per il getto della spugna. La “bella” ci sarà da contratto. E vedremo chi la spunterà, sperando che non si arrivi ai punti.